IL PUNTO SULL’ENTRATA IN VIGORE DELLA RIFORMA IN MATERIA DI INTERCETTAZIONI

La riforma della normativa in materia di intercettazioni si sa essere figlia, a sua volta, della così detta riforma Orlando (L. n. 103 del 23 giugno 2017).

Essa è stata promulgata mediante la pubblicazione nella gazzetta ufficiale del d. lgs. 29 dicembre 2017, n. 216, intitolato appunto “Disposizioni in materia di intercettazioni di conversazioni o comunicazioni, in attuazione della delega di cui all'articolo 1, commi 82, 83 e 84, lettere a), b), c), d) ed e), della legge 23 giugno 2017, n. 103”.

La norma transitoria contenuta nell’art. 9 di detto decreto legislativo, prevedeva che la riforma avrebbe dovuto trovare applicazione, nella quasi totalità della sua portata, rispetto le intercettazioni disposte con provvedimenti autorizzativi emessi dopo il centottantesimo giorno successivo alla data della sua pubblicazione sulla gazzetta ufficiale.

Tale termine di entrata in vigore è stato però più volte differito:

- con il d.l. 25 luglio 2018, n. 91, (art.2, co.1), convertito dalla legge 21 settembre 2018, n. 108, l’applicazione delle nuove norme è stata rinviata alle operazioni di intercettazione relative a provvedimenti autorizzativi emessi dopo il 31 marzo 2019;

- la legge 30 dicembre 2018, n. 145, (c.d. legge di bilancio), ha prorogato il termine del 31 marzo 2019 al 1 agosto 2019;

- l'art. 9, comma 2, lett. a), del d.l. 14 giugno 2019, n. 53, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 2019, n. 77, ha ulteriormente differito il predetto termine al 31 dicembre 2019;

- l’art. 1 del d.l. 30 dicembre 2019, n. 161, oltre ad avere modificato la riforma delle intercettazioni prima ancora della sua entrata in vigore, ha altresì stabilito che la stessa avrebbe dovuto trovare applicazione nei “procedimenti penali iscritti dopo il 30 aprile 2020”;

- da ultimo, il decreto legge n. 28 del 30 aprile 2020, ha nuovamente prorogato al 31 agosto 2020 il termine a decorrere dal quale le nuove disposizioni in materia di intercettazione saranno applicabili ai procedimenti penali iscritti successivamente a detta data.

A partire dal 1 settembre 2020, dunque, i procedimenti penali di nuova iscrizione saranno soggetti, salvo ulteriori rinvii, al regime delle intercettazioni regolato dal d. lgs. 29 dicembre 2017, così come modificato dal successivo decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 161, convertito nella legge 28 febbraio 2020, n. 7.